Annie Feolde, Italo Bassi, Riccardo Monco
Lei ha un viso di quelli che mettono allegria, lo sguardo aperto, il sorriso contagioso e una classe innata. Quando parla l’erre morbida arrotondata tradisce le sue origini francesi, anche se ormai sono passati più di trent’anni da quando nel ‘69 arrivò a Firenze per imparare meglio l’italiano. Oggi Annie Feolde è una donna di successo, artefice insieme al marito Giorgio di quel piccolo capolavoro che è l’enoteca Pinchiorri, uno dei più famosi ed eleganti ristoranti italiani, conosciutissimo anche all’estero. Cresciuta in un albergo di Nizza in una famiglia di albergatori, un giorno ha deciso di andarsene a Parigi per fare l’impiegata alle Poste. Stufatasi ben presto anche della capitale, Annie parte per Londra e l’anno dopo è in Italia. L’avventura di Annie e Giorgio comincia nel ‘72 quando lui, sommelier appena diplomato, rileva la cantina di un palazzo storico in via Ghibellina a Firenze. Il locale inizia come enoteca poi si trasforma in un buffet con stuzzichini da accompagnare ai vini serviti in bicchieri. I primi veri piatti caldi arrivano nel ‘74: l’ossobuco e le tagliatelle fatte a mano dalla madre di Giorgio, gli antipasti e i dolci secondo la fantasia di Annie.
Nasce così il ristorante Pinchiorri dalla cucina rigorosamente italiana con molti piatti toscani, tutti ispirati a una tradizione rivisitata in chiave più moderna. Annie è un’autodidatta ed è fiera di esserlo. Ama sperimentare, curiosare, miscelare i sapori in accostamenti che possono sembrare arditi ma che al palato si sposano alla perfezione.
È il 1993 quando l’enoteca acquista due giovani chef, Italo Bassi, classe 1969, e Riccardo Monco, classe 1972: un tandem che inizia ad agganciarsi prima ancora che le strade convergano a Firenze. A cavallo della maggiore età, il romagnolo Bassi da Fusignano ha la fortuna di respirare il furore del Trigabolo, pensatoio di cucina creativa ante litteram concepito da Igles Corelli nel Ferrarese di Argenta. Nel frattempo, il giovane milanese Monco sbircia il mestiere nelle cucine di Angelo Paracucchi, Pietro Leemann e Alain Senderens, tre colossi nei rispettivi stili. Assistiti dalla lungimiranza di Pinchiorri e Feolde, il sodalizio Bassi-Monco procede spedito, sintonizzato sui binari della solida ortodossia ravvivata dalle richieste di oggi: emozione, gusto, digeribilità. Una selezione sui generis centrata sempre e solo sulla ricchezza del gusto. La ricca cucina dell’enoteca Pinchiorri è un ventaglio di sensazioni con dotti riferimenti alla cucina d’avanguardia e a quella più tradizionale, una commistione di prodotti tipici nostrani, come l’olio d’oliva, e di suggestioni dall’oriente, di cui Bassi è grande estimatore.
A gennaio 2013, parallelamente al suo lavoro per i Pinchiorri, Bassi ha iniziato una nuova avventura a Verona con il ristorante Con-fusion.