Antonio Porta è lo pseudonimo di Leo Palazzi. Nato nel 1935, viveva e lavorava a Milano, morto a Roma nel 1989. Nel 1961 ha contribuito alla formazione de I novissimi, poesie per gli anni ’60. Redattore de «Il Verri» e di «Malebolge», è stato tra i fondatori di “Quindici”. Ha partecipato ai lavori del Gruppo 63 e si è anche occupato di poesia visuale. Nel 1977 ha raccolto il proprio lavoro poetico edito (La palpebra rovesciata, I Rapporti, Cara, Metropolis, Week-end) e inedito dal 1958 al 1975, nel volume Quanto ho da dirvi (Feltrinelli, Milano). Ha inoltre pubblicato due romanzi, Partita (Feltrinelli, Milano 1967 e poi Garzanti, Milano 1978) e Il re del magazzino (Mondadori, Milano 1978), e un testo teatrale La presa di potere di Ivan lo sciocco (Einaudi, Torino 1974). Ha curato l’antologia Poesia degli anni settanta (Feltrinelli, Milano 1979). Nel 1980 ha pubblicato Passi passaggi (Mondadori, Milano), poesie 1976-1979. Nel 1981 una serie di racconti Se fosse tutto un tradimento (Guanda, Milano). Nel 1982 ha raccolto le poesie della serie “brevi lettere”, 1976-1981, con il titolo L’aria della fine (Lunarionuovo, Catania). Sempre nel 1982 ha pubblicato Emilio (Emme, Milano), poemetto per fanciulli, con illustrazioni di Altan. Porta lo stesso anno è tornato al teatro con la messa in scena a Milano di Fuochi incrociati (a cura e con Paolo Bessegato e Caterina Mattea). Nel 1984 è uscito Invasioni (Mondadori, Milano), poesie 1980-1983, che ha avuto il premio Viareggio. Nel 1985 esce Nel fare poesia (Sansoni, Firenze), una antologia personale dal 1958 al 1985, con una sezione di inediti (Essenze), accompagnata da scritti di metodo sul proprio lavoro.
Nell’autunno 1987 è uscita da Mondadori la traduzione di Edgar Lee Masters Spoon River Anthology e presso Crocetti Editore Melusina, una ballata e diario. Nel marzo 1988, sempre da Mondadori, è uscito Il giardiniere contro il becchino (poesia), che ha ottenuto il “Premio Carducci”.