Igles Corelli, classe 1955, è un cuoco eclettico che crea ricette originali e armoniose, grazie al rispetto per la tradizione, all’abilità tecnica e alla mancanza di pregiudizi.
Nativo della provincia di Ferrara, termina gli studi presso l’Istituto Alberghiero di Brisighella (RA) nel 1976 e inizia a lavorare come commis presso il ristorante La Torre di Modena. Ben presto il mondo che conosce comincia a stargli stretto e si imbarca sulla nave da crociera Oceanic, che naviga tra New York e i paradisi caraibici. La sua fama internazionale nasce all’inizio degli anni ‘80, quando si trova alla guida della cucina del ristorante Il Trigabolo di Argenta, considerato dalla critica uno dei tre migliori ristoranti italiani, il primo sul piano dell’avanguardia culinaria. Nel 1984 conquista la prima stella Michelin, la seconda gli sarebbe stata riconosciuta solo tre anni più tardi. Nel 1988 dà vita a “Saperi e Sapori”, una manifestazione che ogni anno riunisce grandi cuochi e appassionati di cucina e di vino di tutto il mondo. A seguire per il ristorante Trigabolo arrivano nell’ordine: i “4 cappelli” della Guida dell’Espresso, le “tre forchette” del Gambero Rosso e il “Sole” da Luigi Veronelli.
Dal 1996 è chef e patron della Locanda della Tamerice a Ostellato (FE), immersa nella pace di un’oasi faunistica ai margini del parco del Delta del Po. Con la Tamerice Igles ottiene altri importanti riconoscimenti – il prestigioso Premio alla Carriera della CCIAA di Ferrara, il lusinghiero Premio Stampa della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e il Premio Ecochef attribuito da Slow Food – fino al 2010, anno in cui lo chef decide di chiudere lo storico ristorante per scollinare dalla Romagna verso la Toscana e mettere radici a Pescia, tra Lucca e Pistoia, dove a novembre apre il ristorante Atman.
Ha cucinato per il presidente Clinton, per la Regina di Svezia e per il Principe Ranieri di Monaco, per il Presidente della Repubblica Cossiga, per il Premier Romano Prodi, per Massimo d’Alema, per artisti come Mario Schifano, Tono Zancanaro, Miguel Berrocal ed Ernesto Treccani. La frequente partecipazione a trasmissioni televisive sul canale satellitare RAI SAT-Gambero Rosso Channel e a varie trasmissioni RAI (Uno Mattina Estate nel 2001 e nel 2008, Italia sul 2, Linea Verde) e Mediaset ha contribuito ad accrescerne la popolarità anche presso il grande pubblico, che apprezza in lui la simpatia e la semplicità con cui sa spiegare anche le ricette più complesse. È infine direttore dei corsi di cucina alla Città del Gusto.
Per quanto sia considerato tra gli esponenti di spicco dell’avanguardia gastronomica italiana, Igles ha le proprie radici solidamente piantate nelle tradizioni della propria terra d’origine. Predilige ingredienti freschi, ancora intrisi del profumo della terra o del mare. Ciò non gli impedisce di utilizzare, divertendosi per la libertà creativa che consentono, anche ingredienti esotici.
Per Igles Corelli “un cuoco ha due doveri apparentemente contrapposti: salvaguardare la memoria dei sapori e l’integrità delle tradizioni culturali e gastronomiche di un territorio, ma anche contribuire all’evoluzione dei costumi alimentari, ampliando le frontiere del gusto”.