ANGELO SECCHI

Dopo la mini collana degli astronomi modenesi, ci si può chiedere come mai sia la volta di un reggiano. Le motivazioni non mancano. Reggio Emilia faceva parte del Ducato Estense quando Angelo Secchi nacque e dunque possiamo ritenerlo, per così dire, nostro antico “connazionale”; a Modena venne ad abitare, rimasta vedova, la madre Luigia con la figlia Anna, la cui figlia (quindi nipote dell’astronomo) Barberina aveva a sua volta sposato uno Zoboli, modenese. A ciò si aggiungono i rapporti professionali con l’astronomo ducale, nonché Segretario della Società dei XL Residente in Modena, Giuseppe Bianchi, uomo pio e religioso, al quale Secchi si rivolgeva per la campionatura di strumenti di misura e dal quale ebbe in dono una serie di “splendidi” campioni metrici, costruiti dal meccanico della Specola, altro Zoboli, modenese anch’esso. Infine perché Socio illustre della Società dei Naturalisti in Modena e dell’Accademia, oggi Nazionale, di Scienze Lettere ed Arti di Modena.