Sono passati tre anni dalla conoscenza con il Commissario Capo Libero Borghetti. Tre anni e tre indagini che hanno messo a fuoco una società a tratti buia, a tratti buona. Come i vasi del Commissario: quello bianco, della chiarezza; quello nero, dell’oscurità. Lo ritroviamo un passo più vicino alla stanchezza di una lunga carriera, ma sempre limpido nel suo metodo tripartito: assistere, osservare, riflettere.

Nella quarta e nella quinta indagine – Panem et circenses e Come una gravidanza – lo accompagnano i complementari sbirri buoni Tarozzi e Del Ben: istrionico l’uno, asburgico l’altro. E riserveranno sentimentali sorprese. Non è mutato il bislacco legame che li lega reciprocamente e al Commissario, ineliminabile come il lambrusco di Nino e i ciccioli di Oreste, come il Salice con Aldo Minelli.

Cosa è cambiato, invece? Si può accendere la tv seduti sul divano. Si può percepire l’incoerenza politica. Si possono vincere i campionati del mondo. Si può avere paura di chi dovrebbe amarci. Si può salutare un’epoca in tre giorni: malore, morte e funerali di un politico ancora uomo. E, dulcis in fundo, si può conoscere un nuovo personaggio: un piccolo, ibrido, placido ma gaudente personaggio dal doppio cognome.

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Marchio

Edizioni Artestampa

Formato

16.5×12

Pagine

316

Peso

330 gr

Data di Pubblicazione

23/10/2022

ISBN

9788864629674

Lingua

Italiano

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AUTORE C'est la vie Fuoco amico Tra le spranghe e i Rollig Stones

Matteo Malavasi

2 recensioni per C’EST LA VIE – Quarta e quinta indagine del Commissario Libero Borghetti

  1. Cristina

    Il romanzo ci presenta la quarta e la quinta indagine del Commissario Libero Borghetti che torna, insieme ai suoi colleghi, ad affascinare e intrattenere il pubblico di lettori. Lettura scorrevole e piacevole, caratterizzata dalle espressioni dialettali presenti nei dialoghi tra personaggi. Molto consigliato.

  2. Alessandro

    Nella traslucida veste di un pamphlet sociologico c’è tutta la maturità dell’autore, che ormai sa muovere i protagonisti sulla damiera lasciando loro la fiducia che va concessa ai figli. Li ritroviamo con una precisa identità, viva e vera, che ad ogni passo lascia al lettore una sensazione di gradevole prossimità. E infine, nell’irriducibile molteplicità dei fenomeni che anima il plot, il commissario sa di nuovo trovare la quadratura grazie all’indefinibile quid dell’esperienza, della maturità, appunto.

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RASSEGNA STAMPA

Gazzetta di Modena, 30 ottobre 2022
C’EST LA VIE – Quarta e quinta indagine del Commissario Libero Borghetti
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