Nel multiforme campo applicativo della fotografia, intesa come espressione artistica qualificata, Maria Pia Severi spicca per l’originalità dell’azione esecutiva e il geniale spunto ideativo, che negli anni le hanno permesso di ottenere risultati elevati e di ricevere meritati riconoscimenti e apprezzamenti, da parte della più autorevole critica di settore.
Le immagini raffigurate suscitano immediata curiosità, proprio per la non voluta nitidezza, per quell’intenzionale dimensione di non completa visibilità percettiva, che le rende “entità” evanescenti, avvolte da una magica atmosfera onirica, determinata dalla loro “visione imperfetta”. I soggetti protagonisti, quasi tutti scelti tra le figure femminili, sembrano inseriti in una sorta di narrazione scaturita dal sogno. È come se l’artista volesse racchiudere dentro una cornice fiabesca le rappresentazioni catturate dall’obiettivo fotografico, per stimolare nell’osservatore una personale rielaborazione della realtà in chiave fantastica e con la massima libertà interpretativa. Leggi tutto
Si comprende come lo scatto d’autore, carpito e per così dire “rubato” nell’attimo fuggente e sfuggente, è frutto della radicata competenza acquisita in materia e dell’esperienza strumentale consolidata, congiunta all’arguta e sagace sensibilità intuitiva, di chi riesce a cogliere e trasmettere attraverso il flash istantaneo di un clic, un insieme di emozioni autentiche, che regalano forti suggestioni e riaccendono memorie di ricordi indelebili, di un intenso vissuto custodito nel pensiero di un tempo immemore, che ciascuno possiede e conserva accuratamente.
Lo scenario narrativo da lei rievocato sembra inserito in uno spazio virtuale di sospensione tra reale e irreale, apparenza e sostanza, invenzione e riproduzione fedele, che offre una prospettiva di vivace innovazione nel campo applicativo dell’arte fotografica e si pone come esempio a modello per l’apporto di un prezioso contributo al suo sviluppo evolutivo, decretando l’ineccepibile e impeccabile professionalità di mestiere dimostrata dalla Severi, dominata dall’appassionata propensione creativa e dall’intento di condividere con lo spettatore i sentimenti e le emozioni alla base della sua ispirazione.
Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale”
In the multiform field of photography, regarded as qualified artistic espression, Maria Pia Severi stands out for the originality of the executive action and the creative spark, which has allowed her to obtain brilliant results, during the years, and praises by the most eminent critics.
The pictures raise an immediate curiosity, for their deliberate lack of clearness, for their intentional dimension of non perceptual visibility, which makes them evanescent “entities”. The main subjects, the most of them chosen among female figures, seem included in a dream-like narration. It is as if the artist wanted to enclose, inside fary-like setting, the figures captured by the camera lens, in order to inspire the observer with a personal rielaboration of reality from an imaginary viewpoint and with free interpretation.
It appears clearly that the artist’s shot, captured and, in a manner of speaking, “stolen” during the fleeing moment, comes from the deep rooted competency in this specific field and acquired experience, combined with witty and shrewd sensitivity of who can understand and impart, with the instant flash of a click, authentic emotions, which inspire strong suggestions and indescribable memories of a life treasured inside a thought of immemorial time, that everyone has and preserves carefully.
The narrative setting seems to be assimilated within a virtual space between reality and fiction, appearance and essence, invention and accurate reproduction, which provides a new prospective in the art photography field and stands out as example for a precious contribution to its evolutionary process, claiming the exemplary and flawless competence shown by Severi, who is dominated by creative passion and wants to share with the spectator the same feelings and emotions which are the base for her inspiration.
Alessandro Sallusti Chief Editor of “Il Giornale”
Elisa –
La tecnica della Severi coincide con la tendenza di questi anni a trascendere o semplicemente variare la normale concezione che si ha di una disciplina artistica. Le sue foto, infatti, non rappresentano la città di Milano nella sua nitidezza come una sorta di abbellimento per una guida turistica, ma come un’istante della vita della città. Le persone sono ritratte improvvisamente nella naturalezza delle loro azioni, forse ignare del prossimo obiettivo. Costante dello stile della fotografa è il basso “shutter speed”, in modo da ottenere un voluto effetto di mosso e improvviso.
Serena –
Un volume contenente una miriade di attimi volutamente sfuggenti, dedicati ad una sensibilità vivace e spiccata.
Patrizia –
L’illustrazione fotografica suscita curiosità e interesse, molto bella!
Grazia –
Un garbato e gradevole tentativo di catturare l’essenza di una città frenetica come Milano. Stimolante e da sfogliare con tutta calma.
Philip –
esta ciutad, esta realmente hermosa